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Tutto ebbe inizio quando il barone Guglielmo di Postiglione (presunto figlio di Rao), donò, nell'ottobre del 1161 al monastero di Cava "terras in loco Serra". La baronia di Postiglione, che comprendeva Serra, passò al figlio Tancredi, cui successe, a sua volta, la figlia Alessandrina che andò in moglie a Pandolfo Fasanella. Successivamente, precisamente nel 1301, la terra fu concessa dal re Carlo II a Tommaso II Sanseverino (Conte di Marsico), a quest'ultimo successe il nipote Ruggiero e, successivamente, con il testamento del 1365, Ruggiero fu sostituito dal primogenito Enrico. Nel 1405 a Luigi, ribelle a Re Ladislao, furono sottratti i possedimenti e, nell'anno 1406, la Terra di Serre, fu ottenuta da Bertrando Sanseverino, (Figlio di Antonio V°, conte di Marsico e Signore di Caiazza) concessa a lui dalla Regia Curia, ereditò, inoltre, Persano dal fratello Roberto, che morì prima di lui. Si spense lasciando un figlio illegittimo, Lionetto che, non poté ricevere in eredità nulla dal padre. Lionetto aveva contratto matrimonio con Elisa Attendolo, (figlia di Muzio e sorella di Francesco Sforza, duca di Milano) nel 1417. Elisa rimase vedova nel 1421 e conservò i feudi per mediazione del padre. Quando Lionetto morì, Elisa si ritrovò sola con in figlio di pochi anni che divenne, poi, il valoroso soldato di ventura Roberto Ambrosio Sanseverino. Roberto Ambrosio Sanseverino morì nel 1532 e a lui successe la figlia Maddalena, la quale sposò Giulio de Rossi. Terminò in questo modo la stirpe dei feudatari della Casa Sanseverino, dando inizio a quella della famiglia de Rossi che furono, prima conti di Caiazza e, successivamente, duchi di Serre. Il 10 marzo del 1758 fu stipulato uno strumento di permuta, con il quale Giuseppe de Rossi cedeva al Re, Serre e Persano, ottenendo, in cambio Casaldiprincipe. Finì così, il regime feudale nella Terra delle Serre, che passò alle dipendenze del Re, cinquanta anni prima della legge eversiva della feudalità, nel 1806.